Come integrazione di questo post vediamo ora le 10 regole per esercitarsi correttamente al pianoforte:
- Evitare di esercitarsi se si è sotto stress. Anche stanchezza o scarsa concentrazione non aiutano l'apprendimento. Buon umore e rilassatezza hanno invece effetti positivi.
- Eseguire gli esercizi sempre correttamente. Il nostro cervello non può sapere da solo quale è l'esecuzione corretta, così se dopo diverse ripetizioni abbiamo sempre suonato in modo sbagliato, il nostro cervello avrà automatizzato un errore.
- Stabilire obiettivi realistici. Ciò significa fissare degli obiettivi in funzione del tempo che abbiamo a disposizione e delle nostre facoltà musicali. Non ha senso stabilire obiettivi dal principio non realizzabili, a lungo andare ciò sarà causa di frustrazione.
- Evitare di suonare tutto da capo se si arriva ad un punto più difficile e rifermarsi qui ogni volta. È un errore da principianti e che non perdona. Se ci sono punti in cui si incontrano maggiori difficoltà è qui che bisogna concentrare la propria attenzione.
- Cercare di suonare una parte più volte di fila senza commettere errori. Una esecuzione errata dovrebbe essere seguita da più esecuzioni corrette.
- Un nuovo brano o esercizio va iniziato sempre lentamente e possibilmente a mani separate. Lo studio a mani separate permette di concentrare l'attenzione solo su una mano e poi sull'altra, riducendo la quantità di informazioni da assimilare in un colpo solo. Quando siamo in grado di eseguire le parti senza problemi possiamo unire le mani e poi successivamente aumentare il tempo.
- Anche suonando lentamente o a mani separate bisogna comunque prestare attenzione ai segni di espressione e di dinamica affinché vengano interiorizzati già dalle prime esecuzioni.
- Cercare di accentuare leggermente espressione e dinamica durante l'esercitazione. L'esperienza insegna che all'ascoltatore arriva meno di quello che percepiamo noi suonando.
- Non dimenticarsi mai del pedale. Anche non lo introduciamo prima di aver assimilato l'esercizio è bene aver un quadro mentale del suo uso.
- Le esercitazioni dovrebbero essere divise in tre parti: riscaldamento (scale, accordi, arpeggi ecc.); esercizio vero e proprio (lavorare ad un brano ad una difficoltà tecnica ecc.); esecuzione (ripetizione di brani dal proprio repertorio).
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