Legato e staccato - Tipologie ed esempi

Un'altra lezione di Graham Fitch, questa volta su "legato e staccato". Anche qui faccio una breve traduzione per chi volesse seguire i suo consigli e non conosce bene l'inglese.
  • min. 1'20'': spiegazione di "staccato" che non significa "breve" ma viene da staccare, ovvero separare (le note). Seguono due esempi di staccato, il primo molto accentuato il secondo con una minima separazione tra le note. Entrambi sono tecnicamente "staccato".
  • min. 1'50'': staccatissimo (staccato di dito o finger staccato). Esecuzione prima lenta e poi a velocità normale dello Scherzo n.2 in MI minore di Mendelssohn. Per eseguire questo tipo di staccato le braccia devono restare "passive" mentre sono le dita ad eseguire il movimento "attivo", toccando i tasti e scivolando verso il palmo della mano (osservare bene le mani del pianista!).
  • min. 2'35'': staccato di polso. In questo caso le dita sono tenute ferme mente il polso quasi rimbalza. Questo tipo di staccato può essere usato in passaggi o accordi leggeri. Come esempio il pianista esegue la Passepied di Delibes nella quale è la mano sinistra ad eseguire lo staccato di polso.
  • min. 3'20'': staccato di avambraccio. In questo caso sia il polso che le dita devo essere rigidi e non flessibili. Il polso deve essere un tutt'uno con l'avambraccio. Esecuzione della Novellette op.21 n.1 di Schumann come esempio di staccato di avambraccio.


  • min. 4'05'': staccato di spalle e schiena. Si tratta di movimenti quasi impercettibili del corpo ma che producono grande sonorità. L'esempio che segue è un estratto dallo Scherzo n. 3 di Chopin. Questo tipo di staccato per la grande massa di corpo che muove riesce a condurre alle dita una grande forza, pur consentendo al pianista di mantenere al tempo stesso una posizione comoda.
  • min. 5'10'': un ultimo commento su quando scegliere quale tipo di staccato. In realtà è spesso il mix di diversi tipi la soluzione più adatta, ciò è funzione del tipo di suono che si vuole e/o del tipo di musica che si sta eseguendo. Bisogna sempre ricordare la massima del pianista e insegnante Leonid Nikolayev che diceva: "niente nelle braccia senza le dita, niente nelle dita senza le braccia".
  • min. 5'55'': spiegazione di legato, che significa collegare o unire. Esempio sul pianoforte: alla pressione della nota successiva si solleva la nota precedente. Si tratta di un'esecuzione standard per tutti i pianisti.
  • min. 6'30'': legatissimo. Molto usato nell'esecuzione di melodie "cantabili", in questo caso le dita rilasciano i tasti solo DOPO che la nota successiva è stata suonata. L'inizio del nuovo suono è quasi mascherato dal suono della nota precedente, i due suoni sono quasi uniti ma non producono dissonanza perché l'unione non dura molto, il tasto della nota precedente verrà infatti poi rilasciato al momento giusto, evitando che si crei dissonanza. Come esempio il pianista esegue il Notturno in RE minore op.27 n.2 di Chopin (al min. 7'35'').
  • min. 8'10'': finger pedalling (qualcosa come: simulare il pedale con le dita). È un tipo di esecuzione usata in molti periodi storici e in quasi tutti gli stili. Non è mai indicato sullo spartito quando usare questa tecnica, dipende da noi. L'esempio che segue è un'esecuzione della Sonata K333 di Mozart prima senza il legato, poi con il pedale premuto e poi con il finger pedalling. Nel primo esempio l'esecuzione è pulita ma molto "appuntita". Nel secondo esempio la risonanza è eccessiva e l'effetto è pessimo perché le note sono tutte coperte. Il terzo esempio è un'esecuzione con le note della mano sinistra tenute più a lungo (simulando il pedale con le dita, ma appunto solo nella zona dove suona la mano sinistra). I tasti vengono sollevati solo quando devono essere ripremuti. In questo modo si crea un tappeto sonoro armonico sul quale la mano destra può "cantare" eseguendo la melodia.

Referenze:
Il blog di Graham Fitch.
Il sito della rivista Pianist.
Il canale YouTube con i tutorial.

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