Migliorare l'articolazione: la tecnica degli accenti

Ci sono diversi sistemi per migliorare articolazione, agilità e indipendenza delle dita. I più noti sono sicuramente:
  1. l'uso del metronomo come un tapis roulant: si parte lentamente e si incrementa piano piano la velocità fino a raggiungere il tempo di esecuzione desiderato;
  2. lo spezzettare il brano in piccole sezioni: esercitarsi su brevi parti fino a padroneggiarle e unirle poi progressivamente in sezioni sempre più estese;
  3. modificare il ritmo del brano, ad esempio trasformare sequenze di semicrome in sequenze di crome col punto alternate a semicrome, ovvero creare artificiosamente delle sincopi.
Un sistema molto interessante è la tecnica degli accenti: praticamente si ripete la stessa sequenza spostando l'accento di volta in volta su note diverse. Si tratta di un metodo semplice e molto efficace che permette di raggiungere in breve tempo sicurezza tecnica, articolazione fluida e indipendenza delle dita.

Vediamo due esempi concreti:

1) Czerny Op.261, esercizio 41
Si tratta di un esercizio semplice se eseguito normalmente, ben più intrigante se lo eseguiamo ripetendolo 4 volte consecutivamente e accentando di volta in volta una nota diversa. Durante la prima ripetizione accentiamo sempre la prima croma di ogni gruppo (questa nota è indicata con un 1 rosso nella prima battuta). L'accentazione va seguita in tutte le battute, ho omesso i numeri colorati nelle battute successive alla prima per evitare che si faccia troppa confusione. Durante la seconda ripetizione accentiamo la seconda croma di ogni movimento (indicata con un 2 in verde); durante la terza ripetizione accentiamo in tutte le battute la terza croma (indicata con un 3 in blu); durante la quarta ripetizione accentiamo la quarta croma (indicata con un 4 marrone).

Se troppo lungo basta ripetere in circolo per quattro volte solo le prime due battute dell'esercizio usando lo stesso sistema.

2) Chopin Op.28 Preludio N.19 
Se si vuole provare questa tecnica con un brano invece che con un esercizio, questo preludio di Chopin fa al nostro caso. Possiamo infatti suonare queste terzine accentando innanzitutto la prima nota di ogni terzina, poi la seconda nota di ogni terzina (al secondo passaggio), poi la terza nota di ogni terzina (al terzo passaggio). 
Ma vi è anche un modo più complesso di esercitarsi con questo preludio: accentare ogni terzina in modo diverso. In altri termini, accentiamo la prima croma della la prima terzina della prima battuta, la seconda croma della seconda terzina della prima battuta, la terza croma della terza terzina della prima battuta e così via. La differenza sta che mentre prima l'accento in un gruppo di note stava sempre allo stesso posto (ad esempio sempre la prima di ogni terzina o, nel primo esercizio, sempre la prima semicroma di ogni movimento), ora la posizione dell'accento cambia all'interno della stessa battuta.

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