Le malattie dei Compositori

Come è cambiata la nostra opinione sui musicisti dopo aver scoperto come sono deceduti? E quante volte questa opinione è stata condizionata dalle nostre idee sulla loro morte?

Aggiungiamo poi il fatto che molti compositori non solo sono morti giovani, ma anche di "sgradevoli" malori e il quadro è completo.

I biografi non aiutano certo in quanto hanno spesso descritto le morti con collegamenti all'alcol o alla prostituzione. La sifilide per esempio è stata diagnosticata in maniera esagerata. Il critico Ernest Newman una volta descrisse Beethoven come un "ubriaco, sifilitico, spietato imbroglione". Successivamente il biografo Martin Cooper aggiunse che il compositore avesse sofferto senza ombra di dubbio di malattie veneree. La principale prova di questo era che "il Signor A che aveva detto al Signor B che il Signor C gli aveva detto che Beethoven avesse ricevuto due prescrizioni mediche a base di mercurio". E poiché prima dell'avvento della penicillina il mercurio era il principale antidoto alla sifilide, ecco trovato il nesso causa effetto.

Tuttavia il mercurio era anche il componente di molte altre medicine usate tra il 18° e il 19° secolo...

Sappiamo che Beethoven soffriva di infiammazioni intestinali e un altro biografo, Edward Larkin, mostrò che la diagnosi di colite perforante poteva collegare tutti gli acciacchi del compositore.

Beethoven potrebbe non essere morto di sifilide, ma secondo la documentazione ufficiale è invece questa la causa di morte di Schubert e Schumann.

Per quello che riguarda Schubert, i sintomi descritti da lui e dai suoi cari non lasciano dubbi al fatto che avesse i sintomi dei primi due stadi della sifilide. Ma non arrivò al terzo e ultimo stadio. Pare che due settimane prima che morisse avesse mangiato una zuppa di pesce che lo avrebbe fatto star male. Bloccato a letto scrisse che per 11 giorni non era riuscito a mangiare nulla. Morì solo pochi giorni dopo, molto probabilmente di disidratazione o di squilibrio elettrolitico a causa di una infezione intestinale. Insomma morì con la sifilide ma non di sifilide. 

Pare che anche Schumann morì di sifilide. Ma è davvero così? Secondo il biografo Peter Ostwald l'analisi dei referti medici suggerisce un'altra interpretazione. Sappiamo che a causa del suo disturbo bipolare Schumann si fece incarcerare in una clinica per due anni, seguendo dei trattamenti che oggi definiremmo crudeli. Quando alla fine Clara Schumann lo poté visitare lo trovò scheletrico. Quando Ostwald dimostrò che molti internati nella stessa clinica di Schumann morirono per denutrizione la cartella clinica del Compositore sparì. Ma non la sua autopsia, che non mostra tracce di sifilide. 

Arrivamo ora a Ravel. Il suo biografo racconta di una infermiera che 15 anni dopo la sua morte raccontò di analisi del sangue che dimostravano che Ravel avesse la sifilide. Siamo di nuovo nella situazione di A che dice a B che racconta a C ecc. Alla fine il quadro clinico di Ravel sembra invece ben definito. Soffrì purtroppo di demenza presenile. 

Leggende metropolitane circondano anche i musicisti morti di tubercolosi (Chopin ecc.), ma forse quella più falsa è quella che riguarda il suicidio di Tchaikovsky. Molti lo ritengono legato al Giurì d'Onore, che gli avrebbe imposto il suicidio o l'esilio in Siberia a causa della sua omosessualità. Guardando però al quadro storico intorno al Compositore, questa ipotesi pare campata in aria. La Russia del diciannovesimo secolo era infatti abbastanza tollerante nei confronti degli omosessuali persino alla corte dello Zar. Ci fu invece in quel periodo una pesante epidemia di colera che uccise mezzo milione di persone nella città in cui viveva Tchaikovsky. La descrizione clinica della sua morte pare anche compatibile con questo. Tutto ciò per i cacciatori di notizie è però certamente meno affascinate di un suicidio legato al Giurì d'Onore. Allora, è più probabile che si sia avvelenato, che sia stato avvelenato o che sia morto di colera?




Fonte: BBC Music (Agosto 2014)

Titolo originale: Malady Makers by Johnatan Noble

Riduzione e libera traduzione mie. 

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