Il declino di Myspace e l'attesa di un vero sito per musicisti


La notizia è recente e fa il giro del mondo. 

Il sito Myspace perde un sacco di soldi ed è in vendita. Questo più o meno si sapeva già da tempo, solo che fa notizia il fatto che l'acquirente, una società finora ignota ai più, sborserà 35 milioni di dollari, ovvero una ridicolaggine rispetto ai 580 milioni che la News Corp. di Murdoch ha pagato nel 2005 per il sito e ben al di sotto dei 100 milioni di dollari che aveva chiesto all'inizio per la vendita.

Tutti dicono: colpa di Facebook se Myspace è in crisi. Gli utenti si riversano sul primo, che diventa una macchina da soldi, e il secondo perde appeal. Restano però pur sempre 35 milioni di utenti di Myspace che non sono affatto pochi e che a qualcosa pur serviranno.

Onestamente non sono mai stato un amante di Myspace, perché a mio avviso è sempre stato un finto sito per musicisti. Un sito che ha fatto poco per migliorarsi fino a perdersi, a rinunciare alla sua identità, alla sua vocazione. 

Certo c'è un bel music player è vero. Ma poi?

Al giorno d'oggi un musicista deve farsi un canale su youtube per pubblicare video, uno su Myspace per pubblicare audio, uno su facebook per farsi pubblicità e trovare consensi, uno su un qualsiasi sito di publishing per vendere spartiti o le proprie composizioni. 

Ecco, nessuno su Myspace ha pensato che un sito che integri e interagisca al 100% con gli altri di cui sopra sia quello che manca e che cercano i musicisti? Un sito dove inglobare i propri video, anche se caricati su youtube. Un sito dove far ascoltare la propria musica, dove poter pubblicare e vendere spartiti o mp3 ecc.

Se si riuscissero a coinvolgere anche case discografiche grandi e piccole il lavoro sarebbe completo. Si potrebbe eleggere l'artista del mese, la canzone del mese, dell'anno ecc. Qualsiasi cosa per dare visibilità e qualche soddisfazione agli utenti sarebbe indirettamente anche un modo per attirare l'attenzione del mondo esterno. Questa si traduce a sua volta in click, pubblicità, soldi ecc.

A mio avviso questo è il problema. Myspace non è stata mai una vera vetrina a 360 gradi per un musicista, il quale si è sempre dovuto servire anche di altri canali per promuoversi, fino in via estrema ad usare così tanto i siti alternativi da abbandonare Myspace stesso.

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