7) Progressioni armoniche - Brani con un accordo solo (parte I)

[Post n.7] Abbiamo parlato nei post precedenti di diversi elementi teorici alla base della composizione di un brano di musica: le fonti di ispirazione, l'improvvisazione ecc.

Detto questo è ora di dedicarsi alla parte pratica. Ovvero: vogliamo comporre musica, quali sono le basi da cui partire? 
In questo post e in alcuni successivi ci occuperemo quindi di progressioni armoniche e di sequenze di accordi.

Quando pensiamo alla composizione dell'armonia di un brano musicale, pensiamo alle sequenze di accordi che lo contraddistinguono. Che sia un brano strumentale, di accompagnamento, un pezzo rock o una colonna sonora, noi possiamo sempre scomporre lo spartito in diversi pezzi (ad esempio intro, strofa, ritornello, bridge, variazione ecc.) e ognuno di questi è caratterizzato da una sequenza di accordi che si alternano e/o si ripetono. In genere si tratta di sequenze leggermente diverse tra le varie parti, così l'ascoltatore è in grado di riconoscerle senza difficoltà. In questo modo ad esempio siamo tutti in grado di riconoscere il ritornello di un brano di musica leggera anche se lo ascoltiamo solo per la prima volta.

L'esempio seguente mostrerà invece l'esecuzione di un breve brano per pianoforte, basato solo su un accordo. Questa piccola composizione ci serve per sottolineare due cose. La prima è che nonostante quello che abbiamo detto finora, anche mancando una sequenza ordinata di accordi siamo in grado di scomporre un pezzo in varie parti e di riconoscerle senza alcuno sforzo. Ascoltando questa piccola composizione si è facilmente in grado di riconoscere due parti, come se fossero strofa e ritornello. Eppure non c'è nessun cambio di accordo. Alla fine troverete anche una sorta di outro o coda. Anche in questo caso l'accordo resta sempre lo stesso.
In secondo luogo, sarà altresì chiaro che una composizione di questo tipo ha dei limiti evidenti: ci costringe ad usare determinate note soltanto, circoscrive la possibilità di combinare suoni e accordi. Ciò lascia nell'ascoltatore una sensazione di incompletezza, una sorta di incompiuto o di vuoto musicale.

Ecco come è possibile realizzare una musica con un solo accordo, in questo caso RE maggiore. Ascoltando verificherete quello che ho detto finora (possibilità di riconoscere comunque le parti del brano, ma anche eccessiva ripetitività e sterilità dello stesso).

Nel prossimo post mi occuperò delle progressioni armoniche semplici, quelle che prevedono l'alternanza di soli due accordi. Scopriremo come moltissimi brani di successo non sono basati altro che su questo. Per il momento per chi volesse esercitarsi a comporre un piccolo pezzo consiglio di provare a improvvisare una melodia basandosi su un solo accordo, senza mai cambiarlo.


Di seguito anche la trascrizione di questo piccolo pezzo:



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