10) Progressioni armoniche - Sequenze circolari di 2 accordi. Il modo maggiore.

[Post n.10] Finora ci siamo occupati di progressioni con un solo accordo e abbiamo visto come modificando semplicemente una parte di esso sia possibile costruire ad esempio la strofa di un brano. Ora facciamo un passo avanti e esploriamo le possibilità che abbiamo a disposizione se cominciamo a lavorare con due accordi. Supponiamo tuttavia di non sapere proprio da dove iniziare. Da dove e come scegliamo due accordi? La prima cosa da fare è analizzare le scale. Prendiamo qui in esempio la scala di DO maggiore, ma il discorso vale per tutte le tonalità maggiori. Ecco di seguito innanzitutto la scala di DO maggiore composta dalle note DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI (oppure C, D, E, F, G, A, B nella terminologia internazionale):
I singoli suoni della scala si chiamano «gradi». Costruiamo quindi su ogni grado di questa scala una triade (accordo di tre suoni) aggiungendo alla nota di partenza (I grado, tonica o fondamentale) la terza e la quinta. Attenzione che nei sette accordi che costruiamo sui sette gradi della scala maggiore, noi non usiamo altro che i sette suoni della scala, non aggiungiamo alterazioni per rispettare gli intervalli (quindi ad esempio la terza di RE non sarà FA# ma FA). In DO maggiore le triadi costruite sui gradi della scala sono dunque le seguenti (sopra l'accordo trovate il nome, sotto invece il numero romano indica il grado della scala):

Le triadi così generate sono di 3 tipi: 
  1. triadi maggiori o accordi perfetti maggiori - si trovano sul I, IV e V grado (DO, FA e SOL)
  2. triadi minori o accordi perfetti minori - si trovano sul II, III e VI grado (REm, MIm, LAm) 
  3. triade diminuita o accordo di quinta diminuita - si trova solo sul VII grado (SIdim).
A questo punto il nostro problema, ovvero il non sapere dove iniziare è praticamente risolto. Ci costruiamo infatti delle sequenze armoniche di due accordi basandoci sulle triadi precedenti, tralasciando solo il settimo grado. Ci occupiamo innanzitutto delle triadi maggiori e costruiamo le due progressioni circolari:
  1. DO - FA (progressione I-IV, tonica-sottodominante)
  2. DO - SOL (progressione I-V, tonica-dominante)
Chiamo queste progressioni circolari perché, come vedremo dai seguenti esempi audio, praticamente potremmo alternare all'infinito i due accordi di ogni singola progressione. Senza entrare troppo in dettagli tecnici, la spiegazione di questa circolarità risiede tutta nella teoria dell'armonia: DO è la dominante (V grado) di FA e SOL è la dominante di DO, e la dominante è la nota che, in una sequenza di accordi, più "naturalmente" conduce alla tonica.

Ascoltiamo alcuni esempi con piccole melodie per piano:


Anche il mondo della musica easy listening, strumentale, pop, rock ecc. usa queste due progressioni circolari a piene mani. I primi esempi che mi vengono in mente sono infatti canzoni famosissime e di successo:
Bryan Adams - Summer of '69 (strofa: accordi RE - LA, ovvero progressione I-V)
John Lennon - Imagine (strofa: DO - DO7+ - FA, ovvero progressione I-IV)
REM - Everybody Hurts (strofa e ritornello: RE - SOL, ovvero progressione I-IV)

Passando ora alle triadi minori possiamo costruire le seguenti progressioni:
  1. DO - REm (progressione I - II)
  2. DO - MIm (progressione I - III)
  3. DO - LAm (progressione I - VI)
Ancora una volta possiamo creare delle progressioni circolari, anche se come mostrano gli esempi audio seguenti l'effetto non è uguale a quello delle progressioni basate su accordi maggiori, ovvero piuttosto che tornare sulla tonica (I grado, DO) l'accordo minore spesso suggerisce al nostro orecchio il passaggio ad un altro accordo



Ed eccoci ad un ultimo importante passaggio. Abbiamo detto che "piuttosto che tornare sulla tonica (I grado, DO) l'accordo minore spesso suggerisce il passaggio ad un altro accordo", ecco che allora possiamo scegliere subito dopo l'accordo minore, ad esempio, uno degli accordi maggiori delle prime sequenze circolari (FA o SOL) così da avere un terzo accordo che con più forza ci conduce al I grado e quindi alla fine del giro armonico.
Invece di tornare al DO la sequenza DO - REm potrebbe ad esempio essere seguita dall'accordo di SOL (che tra l'altro è anche il IV grado di RE) e quindi passare dal SOL al DO creando il seguente giro armonico:
DO - REm - SOL - DO
Stesso discorso potremmo farlo con la sequenza DO - LAm. Invece di tornare al DO potremmo suonare l'accordo di FA e quindi chiudere il giro con il DO. Avremmo quindi la seguente sequenza di accordi:
DO - LAm - FA - DO
Ovviamente le combinazioni da questo punto di vista sono tantissime ed è impossibile oltre che inutile elencare tutte le sequenze di accordi che possiamo creare partendo dalle triadi maggiori. Invito a questo punto ad esercitarsi creando melodie sulle progressioni precedenti, un buon sistema può essere:
  1. iniziare a suonare tutte le coppie di accordi circolari per acquisire familiarità con essi
  2. Acquisita familiarità con le progressioni circolari, invece di tornare sempre al DO dopo il secondo accordo, aggiungere 1 o 2 accordi, affinché si creino delle progressioni che partano dalla tonica (I grado) e arrivino di nuovo alla tonica passando però per più accordi, come negli esempi appena riportati.
La seguente tabella sarà di aiuto per trasportare scale e accordi in tutte le tonalità:


Quindi partendo dalla tabella possiamo ora costruirci ad esempio le triadi (1-3-5) sulla scala di RE:
RE-FA#-LA
MI-SOL-SI
FA#-LA-DO#
SOL-SI-RE
ecc.

Teniamo presente un'ultima cosa molto importante: affidarsi a queste progressioni "collaudate" non è il segreto per scrivere musiche di successo. Queste progressioni servono per prendere dimestichezza con gli accordi e per cercare soluzioni proprie e originali. Sono solo un punto di partenza, un modo per stimolare la fantasia e per tentare nuove armonie. 



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