4) Il modo maggiore e le triadi sui gradi della scala - Schönberg


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Da "Manuale di armonia"
IV - Il modo maggiore e le triadi sui gradi della scala

[...]
1. Un suono è composto da una serie di suoni simultanei, gli armonici*, costituisce cioè un accordo. Gli armonici di un suono fondamentale do1 sono:
do2, sol2, do3, mi3, sol3, (sib3), do4, re4, mi4, fa4, sol4, ecc.
2. In questa serie di suoni do è quello che ha maggior forza perché si presenta con maggiore frequenza e perché risuona anche come suono fondamentale, cioè di per se stesso.
3. Dopo il do il suono che ha più forza è il sol che si presenta prima e anche più spesso dei restanti armonici.
Se si pensa a questo sol2 a sua volta come un suono reale [...] anch'esso ha degli armonici che sono:
sol3, re4, sol4, si4, re5, ecc.
tenendo presente che il presupposto di questo sol2 con tutti i suoi armonici è il do1 [...] ne deriva:
4. che un suono reale (il sol2) risulta dipendente dal do1 che sta una quinta sotto. Ciò permette di concludere che questo suono do1 è a sua volta dipendente dal FA una quinta sotto. [...]

 Una volta autorizzati a ritenere che gli armonici del sol possono essere realizzati in se stessi, si può applicare questa supposizione al FA dal momento che il FA sta al do1, come il do1 sta al sol1. [...]
Addizionando gli armonici** (senza tenere conto di quelli ripetuti) si ottengono i sette suoni della scala [...]

FA     fa do fa
la  do

(mib)
fa
sol
la
(sib)
do
do1
do
sol
     do

mi

sol

(sib)
do
sol1
sol

re


sol

si

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



   

(mib)



(sib)




do
re
mi
fa
sol
la
si
do

È la nostra scala di do maggiore.
Si presenta qui un interessante fenomeno marginale.
I due suoni mi e si compaiono nella prima ottava modificati rispettivamente in mie sib [...] La seconda ottava nella quale gli armonici del FA e de DO si avvertono già più debolmente, decise in favore del mi e del si naturali. [...]

Se la scala è l'imitazione del suono nella dimensione orizzontale, successiva, gli accordi ne sono l'imitazione nella dimensione verticale, nella simultaneità. Se la scala è l'analisi, l'accordo è la sintesi del suono. Un accordo deve, per sussistere, essere formato da tre suoni, e il più semplice è ovviamente quello che meglio riproduce gli effetti più semplici e evidenti del suono stesso, cioè la triade maggiore formata dalla fondamentale, terza maggiore e quinta perfetta, accordo che imita l'eufonia del suono in modo da rinforzare i suoni più vicini trascurando quelli più lontani.

A. Schönberg


*Un suono è la somma di una vibrazione fondamentale e di altre vibrazioni, dette armoniche. [nota mia]
** Di FA, do1 e sol1 [nota mia]

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