Il pedale: uso e tecnica

Nel post precedente ci siamo occupati di alcuni cenni generali in merito al pedale di risonanza. In questo post invece passiamo alla pratica. Cominciamo con alcuni consigli.

Suggerimenti

Due importanti accorgimenti non dovrebbero mai essere persi di vista:
  1. abbassare il pedale all'inizio di una frase, di un periodo musicale, di un accordo o di una melodia. Alzare il pedale quando cambia la frase, il periodo, l'accordo o la melodia. Non alzare il pedale sempre di netto sull'ultima nota disponibile prima di riabbassarlo di nuovo ma fare questo movimento subito dopo e preferibilmente con velocità e leggerezza. Un'alzata o una staccata netta sono più idonee a segnalare un cambio repentino del brano (nel clima, andamento, feeling ecc.). Un errore tipico è quello di alzare il pedale simultaneamente al cambio di accordo (o subito prima), invece che subito dopo;
  2. abbassare il pedale all'inizio della battuta e alzarlo subito dopo la fine della stessa o proprio a cavallo di due battute, per riabbassarlo immediatamente all'inizio della battuta successiva. Si tratta praticamente della tecnica precedente circoscritta al cambio di battuta invece che al cambio di accordo, frase ecc. Questo sistema evita di creare una risonanza che si estenda su troppe note e battute creando gli effetti negativi di cui abbiamo detto al post precedente sul pedale. 

Come si imposta il piede sul pedale?

  • Posizionare il tallone destro sul pavimento e ruotare il piede di circa 30 gradi (più o meno tra le ore 1 e 2 di un orologio immaginario).
  • È importante che solo una piccola porzione del piede abbia contatto con il pedale, o l'alluce oppure la parte di piede che sporge alla sinistra dell'alluce. È chiaro che nei pianoforti verticali spesso i pedali sono molto alti e quindi raggiungerli praticamente solo con la punta del piede non è solo difficile ma richiede anche dispendio di energie, tuttavia è importante cercar di ridurre in ogni caso la superficie di contatto. Uno degli errori più frequenti è infatti quello di premere il pedale con la pianta del piede, riducendo così le nostre possibilità d'uso e la nostra sensibilità. Si tratta di un uno "percussivo" del pedale che dovrebbe invece essere un'eccezione riservata a casi molto particolari.
  • Il tallone sarà il nostro fulcro quando suoniamo, è qui che facciamo leva con il piede cercando di essere più rilassati possibile.

Pressione del pedale

Questo è un tema abbastanza complesso ed è collegato all'impostazione del piede appena descritta. La difficoltà sta nel fatto che in primo luogo non è possibile stabilire una gradazione dei vari livelli di pressione che sia valida per tutti i pianoforti; in secondo luogo il livello di pressione dipende anche dalla sensibilità di chi suona (da qui la necessità di ridurre la superficie di contatto tra pedale e piede). Diciamo che si può arrivare a stabilire anche fino a 5 diversi livelli di pressione, cosa che (oserei dire fortunatamente) lasciamo ai grandi concertisti. Noi possiamo limitarci a due o tre livelli di pressione ottenendo comunque ottimi risultati.
Esaminiamo quindi il caso più semplice: due livelli di pressione. In questa circostanza possiamo abbassare il pedale completamente oppure ad esempio a metà. Basta provare anche solo poche note con la mano destra per percepire la differenza. A questo punto si passa alla pratica. 

Pratica

Come siamo in grado di imparare un brano ripetendolo diverse volte, così dobbiamo imparare a "calibrare" il piede sul pedale. Non è un esercizio faticoso anche se all'inizio sicuramente un po' noioso. Si tratta semplicemente di sedersi al piano impostando il piede come descritto in alto e passare alla calibratura premendolo fino a capire quale è la posizione del nostro piede a metà corsa e quale è la posizione del piede quando il pedale è completamente abbassato. Si tratta poi di fare un po' di pratica come se si stesse usando il pedale dell'acceleratore di una macchina. Alla fine si provano questi moviementi con brani facili, in modo che possiamo concentrarci sul pedale e non troppo sulle note e infine il meccanismo sarà così automatizzato che ci verrà naturale durante tutte le esecuzioni. 

Conclusioni

  • Quando si usa il pedale bisognerebbe sempre tenere presente che "meno è più", ovvero che meno lo si usa e meglio è. L'uso eccessivo del pedale per creare risonanza e coprire gli eventuali errori è al contrario quello che bisognerebbe proprio evitare. 
  • Non bisogna mai dimenticare che oltre alla cassa armonica del pianoforte, qualsiasi ambiente offre una sua naturale risonanza, che potrebbe sfuggirci perché concentrati sulla musica. Spesso un legato delle dita unito ad un leggero pedale e alla risonanza dell'ambiente sono più che sufficienti per ottenere maggiore colore e sonorità. 

Comments